Sui social l'immagine del campione argentino che palleggia tra le nuvole e sullo sfondo lo stadio a lui intitolato

Diego eterno“. Questo il post con cui il Napoli ha reso omaggio a Diego Armando Maradona, a due anni dalla scomparsa del campione argentino. Con ‘El Pibe de Oro’ il club partenopeo ha conquistato due scudetti. Nel post sui social viene pubblicata l’immagine del campione che palleggia tra le nuvole e sullo sfondo lo stadio intitolato proprio ‘Diego Armando Maradona’ 

 
 
 
 
 
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Infantino: “Per Diego eterna gratitudine”

“Ho sempre detto e posso solo ripeterlo ora, più convinto che mai: quello che Diego ha fatto per il calcio, per aver fatto innamorare tutti noi di questo bellissimo gioco, è unico. È, così com’è, semplicemente immenso… Diego merita la nostra eterna gratitudine per questo, per averci stupito con il suo incredibile talento, essere stato così unico. Essere stato Diego Armando Maradona, una leggenda, un eroe, e… un uomo”. Così Gianni Infantino, presidente della Fifa, nel rendere omaggio al campione argentino Diego Maradona, scomparso due anni fa. “Diego può essere eterno adesso, ma per sempre Diego avrà anche un posto di primo piano nell’incredibile storia di tutte le fiabe del calcio. Riposa in pace, caro Diego. Ti vogliamo bene”, ha concluso Infantino. 

Zanetti: “Idolo e trascinatore”

Prima un idolo, poi un maestro e un trascinatore. A due anni di distanza dalla scomparsa di Diego Armando Maradona – il 25 novembre 2020 – Javier Zanetti dedica un ricordo a una delle figure più importanti della sua carriera di calciatore, determinante anche per la crescita come uomo. La bandiera nerazzurra ha parlato nel nuovo episodio de ‘I Fantastici 10’, la mini-serie presentata dal sito di statistiche Calcio.com. “Diego è quello che ci ha fatto sognare di diventare calciatori – dice – Tutti noi che giocavamo a calcio speravamo di vederlo da vicino, le emozioni che ci ha trasmesso sono infinite”. La prima di queste “è la nazionale argentina che vince i Mondiali del 1986 in Messico, in cui lui fece cose straordinarie. Fu un’emozione grandissima per tutto il paese».

Oltre alle doti calcistiche”, prosegue Zanetti, Maradona era unico anche per la personalità: “Era un trascinatore, smuoveva sempre i suoi compagni. Aveva la ‘garra’, sapeva trasmetterla nel migliore dei modi e questo ha sempre fatto la differenza“. In seguito “ho avuto la fortuna di incontrato a Milano e poi è stato il mio allenatore in nazionale”.Tra gli episodi più personali Zanetti tira invece in ballo una serata indimenticabile “in cui lui venne nel mio ristorante. Fu una grande tavolata con tante persone, siamo rimasti fino alle 5 del mattino a parlare solo di calcio. È stata una notte magica averlo con noi mentre ci raccontava le sue esperienze, me lo ricorderò per sempre”. Più in generale, a Maradona “piaceva parlare di calcio, si ricordava cose che altri non ricordavano, e sapeva raccontare un particolare momento come se lo stesse vivendo. Per un calciatore sentirlo trasmettere quella energia era una cosa straordinaria“. 

Federazione argentina: “Ci manchi”

“Ci manchi. Ti vogliamo bene. Ti veneriamo. In data odierna. Ieri. E sempre. Diego Armando Maradona, autore del gol più bello della storia dei Mondiali e una delle più grandi leggende del calcio, sarà ricordato per il secondo anniversario della sua morte”. Così la federcalcio argentina (Afa) omaggia il ‘Diez’, scomparso due anni fa.

 

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