L'attaccante del Psg è accusato di frode e corruzione nell'ambito del suo trasferimento dal Santos al Barcellona del 2013
Un dribbling per evitare le accuse e scaricare le responsabilità sul padre agente. La stella del Paris Saint-Germain Neymar è comparsa davanti ai giudici a Barcellona nell’ambito del processo su presunte irregolarità relative al suo passaggio dal Santos al club spagnolo risalente al 2013. “Mio padre gestisce tutto, non sono stato coinvolto nelle trattative. Ho solo firmato quello che mi diceva lui di firmare”, ha confessato il fuoriclasse brasiliano, che per l’occasione ha rivelato come il suo desiderio sia sempre stato quello di indossare la maglia blaugrana.
“Sapevo delle voci di altri club, ma il mio sogno era quello di firmare per il Barça e nel 2013 ho lasciato il Santos – ha raccontato il calciatore nella sua testimonianza, durata pochi minuti – Avevo molte opzioni, ma il mio sogno fin da bambino è sempre stato quello di giocare per loro. All’ultimo momento si trattava di decidere tra il Real Madrid o il Barça, e il mio cuore ha scelto il Barcellona”.
Il gruppo d’investimento brasiliano DIS, che ha sporto denuncia e che aveva diritto a una percentuale del 40% del trasferimento di Neymar, afferma di aver ricevuto un indennizzo inferiore in quanto parte della commissione dell’operazione sarebbe stata nascosta. Anche la madre di ‘O Ney, gli ex presidenti della società catalana Sandro Rosell e Josep Bartomeu e rappresentanti di entrambi i club erano presenti in aula. Neymar e i suoi genitori hanno avuto il via libera per lasciare il tribunale dopo aver testimoniato. Tutti gli imputati hanno negato il presunto illecito. Il calciatore e suo papà sono accusati di corruzione e rischiano una pena detentiva fino a due anni, oltre a una multa da 10 milioni di euro. L’ex presidente del Barcellona Rosell rischia cinque anni di carcere per frode e corruzione, oltre a una multa di 10 milioni di euro.
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