Il portiere del Psg alle 'Iene' racconta l'amarezza per l'accoglienza di San Siro

Un inizio di stagione non facile, dopo l’apoteosi all’Europeo: le tante panchine a Parigi, i fischi a San Siro nella semifinale di Nations League mentre difendeva la porta azzurra. Gigio Donnarumma non nasconde il dispiacere in un’intervista al programma di Italia 1 ‘Le Iene’, ma ne approfitta per ribadire il suo amore per i colori rossoneri, nonostante tutto: ai milanisti, spiega, “vorrò sempre bene. Sarò sempre un cuore rossonero”.

Il portierone campano, nominato miglior giocatore di Euro 2020, che con le sue parate ha contribuito a regalare il titolo all’Italia, è anche il favorito per il premio Yashin, il ‘Pallone d’Oro’ dei portieri. Eppure nel Paris Saint Germain, squadra di fenomeni programmata, almeno sulla carta, per vincere tutto, finora gli è stato spesso preferito l’esperto Keylor Navas. Al punto che i bookmaker danno già come probabile un suo ritorno in Italia, sponda Juve. Ma a fare male a Donnarumma negli ultimi giorni sono stati soprattutto i fischi dei suoi ex tifosi, che in estate si sono sentiti traditi dal suo addio. Così durante Italia-Spagna, giocata nel suo ex stadio, i milanisti si sono fatti sentire e soprattutto hanno fatto arrivare il loro disappunto al giocatore. “C’è un po’ di delusione – sottolinea – perché ho passato otto anni al Milan e quindi è sempre un’emozione tornare a San Siro. È normale il dispiacere dei fischi. Sono cresciuto qua e sono sempre stato un tifoso milanista, gli otto anni non si dimenticano facilmente”.

Nel corso dell’incontro, al fine di ‘fare pace’ con i supporter rossoneri, l’inviato delle ‘Iene’, dopo avergli fatto un tatuaggio lavabile con lo scudetto del Milan, ‘strappa’ al portiere la promessa di realizzarne uno permanente con lo stemma della vecchia squadra al suo arrivo a Parigi. Il campione mostra il tatuaggio sul suo avambraccio con la coppa dell’Europeo, la data dell’11 luglio 2021 e la bandiera tricolore che simboleggia la vittoria di questa estate. Poi, d’accordo con l’inviato, si fa apporre una figura trasferibile con lo stemma del Milan. A Parigi lo farà diventare permanente? “Vediamo, vediamo… ok va bene!”, si sbilancia Donnarumma. Ma i tifosi del Diavolo difficilmente lo perdoneranno. Almeno per ora.

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