Chiesa prova a mettere in difficoltà Mancini

E’ sempre di più la Nazionale dei record. Con la vittoria contro l’Austria ai supplementari, Roberto Mancini cancella Vittorio Pozzo e diventa il commissario tecnico con la striscia più lunga di risultati positivi nella storia del calcio italiano. Sono 31 le partite senza sconfitte per l’Italia e ora l’obiettivo è tenerla viva anche venerdì quando a Monaco di Baviera i ragazzi di Mancini affronteranno una tra Belgio e Portogallo. “L’abbiamo voluta, l’abbiamo vinta e adesso abbracciamoci tutti insieme!”, ha twittato il ct nella notte di Wembley a ribadire ancora una volta un concetto fondamentale della sua gestione. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile da vincere, sono stati bravi tutti. Forse era questa una partita più difficile della prossima, anche se il blasone delle squadre sarà diverso”, ha aggiunto il ct sempre dopo il successo contro gli austriaci. Primato prestigioso anche per Gigio Donnarumma (insieme a Salvatore Sirigu e Alessio Cragno, ndr) che ha mantenuto la porta azzurra inviolata fino a due minuti dal termine dei supplementari. In questo modo è stato cancellato il primato di Dino Zoff stabilito dal 20 settembre 1972 al 15 giugno 1974 per un totale di 1.143′ consecutivi. Il nuovo primato è ora di 1.168′ minuti. “Questo record ha grande valore. Ho superato una leggenda come Dino Zoff, sono emozionato”, ha detto Donnarumma a Wembley. “Però la priorità è la squadra. I record personali vengono dopo”, ha aggiunto il portiere azzurro.

Gli azzurri a Coverciano

Rientrati da Londra a Firenze alle prime luci dell’alba, gli Azzurri sono nuovamente a Coverciano, nella base del loro raduno dell’Europeo. Superati gli Ottavi, Mancini e i suoi ragazzi sono già concentrati sul prossimo obiettivo dei Quarti di finale: questo pomeriggio allenamento nella palestra del Centro Tecnico Federale, in attesa di scoprire chi tra Belgio e Portogallo scenderà in campo a Monaco di Baviera. Saranno giorni di riflessione per Mancini, visto che le prestazioni di alcuni singoli potrebbero anche ribaltare quelle che sembravano gerarchie consolidate. In particolare Federico Chiesa e Matteo Pessina si candidano ad una maglia da titolare all’Allianz Arena di Monaco. L’attaccante della Juve potrebbe essere preferito a un Berardi in ombra contro l’Austria, anche se per caratteristiche il figlio di Enrico sembra essere più efficace quando entra a partita in corso. “Non e’ mai tardi per essere decisivi, è merito del ct che ci vuole sempre pronti”, ha dichiarato dopo la partita. “Chi è entrato, ha dimostrato grande voglia, ci sono 26 titolari”, ha aggiunto Chiesa che ha trovato il suo primo gol agli Europei 26 anni dopo quello segnato da suo papà. Più difficile sarà trovare spazio per Pessina, forse il più in forma degli Azzurri, ma che ha davanti due titolari indiscussi come Verratti e Barella. Saranno giorni caldi per Mancini, sotto tutti i punti di vista… il countdown verso Monaco è già iniziato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata