Tre punti preziosi per i giallorossi nella 14esima giornata di Serie A
La solita Roma a metà, vittima di black-out sempre più preoccupanti, riesce stavolta a non farsi del male. La lezione di Bergamo non è servita granché. C’era da cancellare il flop contro l’Atalanta ma la squadra giallorossa all’Olimpico contro il Cagliari riesce nell’impresa di complicarsi in maniera quasi autolesionistica una partita dominata per quasi 50 minuti, facendosi recuperare nella ripresa con Joao Pedro dopo la rete di Veretout, rischiando anche di capitolare giocando cinque minuti di follia per poi reagire grazie al killer istinct di Dzeko e alla caparbietà sotto porta di Mancini. Nel finale ha voluto vivere altri momenti da brivido concedendo un rigore al Cagliari al 90′ (ancora a segno Joao Pedro) e ‘ragalandosi’ quattro minuti di ansia. All’Olimpico finisce così 3-2, tre punti preziosi che permettono ai giallorossi di chiudere l’anno al terzo posto in classifica (a sei punti dall’Inter seconda e sette dal Milan capolista), piazzamento che alla vigilia del campionato non sembrava preventivabile.
Fonseca cambia soprattutto in difesa con Cristante centrale insieme a Kumbulla e Mancini e chance sulla sinistra per Bruno Peres e Villar in mediana. Non ci sono novità in attacco con Dzeko davanti supportato da Pedro e Mkhitaryan. Nel Cagliari dell’ex Di Francesco difesa a tre mentre in attacco si affida al tandem Joao Pedro-Simeone. L’avvio di gioco è a ritmi blandi ma dopo una manciata di minuti alza il livello della corsa, spinge sugli esterni e all’11’ trova subito al primo vero affondo la rete del vantaggio con Veretout. Ripartenza di Karsdorp, girata sporca del francese con il rimbalzo che beffa Cragno, per la Roma è il settimo gol in campionato nei primi 15 minuti di partita, un piccolo record.
La Roma attacca con pazienza, non spreca un pallone, scarica spesso la palla su Dzeko che gioca in posizione molto defilata per liberarsi dalla marcatura. La gestione dei giallorossi è evidente, il cagliari fatica a superare la trequarti e va in affanno ogni volta che la squadra di Fonseca spinge. In pochi minuti Cragno salva almeno tre palloni negando il raddoppio alla Roma, prima con Cristante, poi con Kumbulla e Pedro. Il Cagliari si affaccia sotto la porta giallorossa al 35′ con Lykogiannis con Simeone non arriva alla deviazione sottoporta per un soffio. Ma l’unico vero tiro di una squadra che nei primi 45 minuti risulta impalpabile. La scelta tattica di Di Francesco (che paga l’infortunio nei primi minuti di Rog, uno degli insostituibili) non pagano. Nella ripresa Fonseca deve tenere alta la concentrazione della squadra ed evitare quei black-out che hanno determinato la sconfitta di Bergamo. Il tecnico portoghese invita ad essere lucidi, attenti ed evitare flessioni. Ma sembrano parole al vento. Al 51′ Pedro spreca, lanciato da Mkhitaryan, su un contropiede perfetto una occasione d’oro per mettere la sfida in discesa e capitalizzare quanto di positivo fatto per circa un’ora di gioco. E’ una Roma che non graffia troppo limitandosi a sponde leziose ma poco efficaci. E inizia nella difesa giallorossa a crearsi agitazione, panico e incertezza regalando coraggio e fiducia al Cagliari. Come al solito dopo un primo tempo perfetto la ripresa è per la Roma pura sofferenza e al 58′ arriva annunciata la rete degli ospiti con Joao Pedro che sfrutta un terzo errore in uscita consecutivo dei giallorossi. Con un desytri preciso dal limite. Il Cagliari si conferma la squadra che ha recuperato più punti da situazione di svantaggio. La Roma si sta sciogliendo, al 60′ Simeone colpisce la traversa e adesso l’1-1 inizia a stare stretto agli isolani. Fonseca corre ai ripari, fa ricorso alla panchina mettendo in campo Ibanez e Pellegrini per Kumbulla e Pedro. E subito la squadra ritrova compattezza, ardire, precisione: Dzeko al 71′ evita un’altra figuraccia con un gol facile sotto porta su cross di karsdorp, poi ci pensa 77′ Mancini con un colpo di testa nell’area piccola su assist di Smalling (entrato al 73′ a chiudere i conti e cacciare via gli incubui Il Cagliari ha vissuti dunque quei dieci minuti di ardore per poi sciogliersi alla prima reazione giallorossa trovando comunque la rete del 3-2 su rigore per un rigore di Villar su Joao Pedro. La Roma può così chiudere l’anno nei piani alti aspettando ora nel recupero di Mirante costretto ad uscire dal campo al 74 per un problema ai flessori.
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