Per l'allenatore laziale è la terza volta alla guida del club clivense. Firmerà un contratto di sei mesi

Sarà Domenico Di Carlo il sostituto di Gian Piero Ventura alla guida del Chievo. Per l'allenatore laziale è la terza volta sulla panchina dei clivensi dopo aver allenato già nelle stagioni 2008-10 e 2011-12. L'obiettivo è lo stesso dell'ex allenatore della Nazionale: salvare il club dalla retrocessione, ancora bloccato a quota 0 in classifica (era partito da -5 punti di penalità). Di Carlo firmerà un contratto di sei mesi.

L'esonero e la dura risposta di Pellissier. Ventura aveva deciso di dimettersi dopo il 2-2 casalingo del Bentegodi contro il Bologna. Una scelta che aveva sorpreso società e giocatori, tanto che il ds Giancarlo Romairone aveva 'congelato' le sue dimissioni: "Dobbiamo prenderci tutti un po' di ore a mente fredda per capire i pensieri che sono emersi a caldo – aveva dichiarato -. La speranza è che torni sui suoi passi? Non si tratta di speranza, ci deve essere consapevolezza. Bisogna essere tutti convinti e consapevoli". Martedì la risoluzione del contratto con la società clivense.

Ad andarci duro con Ventura era stato Sergio Pellissier, una delle colonne portanti della squadra: "In questa foto – ha scritto l'attaccante sul suo profilo Instagram – c'è tutta la rabbia che ho in questo momento. Un'estate pesante con il problema plusvalenze, un inizio di stagione da dimenticare e per dire che non c'è mai fine al peggio le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva già andare. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c'è sempre qualcosa di nuovo".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

In questa foto c’è tutta la rabbia che ho in questo momento. Un estate pesante con il problema plusvalenze, un inizio di stagione da dimenticare e per dire che non c’è mai fine al peggio le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva gia andare. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c’è sempre qualcosa di nuovo. Comunque al Chievo siamo abituati ad essere sempre in difficoltà e ne usciremo a testa alta alla faccia di tutti quelli che in questo momento si stanno divertendo alle nostre spalle. Non si può ottenere qualcosa nella vita senza lottare non ci sarebbe gusto no? Ripartiamo ancora da zero e questa volta saremo ancora più forti . Chi ama questa squadra non la può abbandonare solamente perché le cose vanno male, non è così che si fa, non fate come Ventura, si vince e si perde insieme come deve essere in una squadra. Mai mollare fino alla fine #chievobologna #campionato #seriea #pareggio #lottare #nonmollaremai #uomini #coraggio #personalità

Un post condiviso da Sergio Pellissier (@sergio_pellissier) in data:

"Comunque al Chievo – continua Pellissier- siamo abituati ad essere sempre in difficoltà e ne usciremo a testa alta alla faccia di tutti quelli che in questo momento si stanno divertendo alle nostre spalle. Non si può ottenere qualcosa nella vita senza lottare non ci sarebbe gusto no? Ripartiamo ancora da zero e questa volta saremo ancora più forti. Chi ama questa squadra non la può abbandonare solamente perché le cose vanno male, non è così che si fa, non fate come Ventura, si vince e si perde insieme come deve essere in una squadra. Mai mollare fino alla fine".

Tutte da chiarire le motivazioni della "fuga" di Ventura. L'ex ct della nazionale ha parlato di "malessere di fondo" con i dirigenti della società veneta. Possono bastare a capire le tre sconfitte consecutive e l'oggettiva debolezza della rosa? Oggettivamente, la questione di un gruppo forse al di sotto di quanto necessario per salvarsi era nota a Ventura fin dall'inizio. Può darsi che l'allenatore si sia sentito poco seguito dalla squadra o forse, una spiegazione si dovrebbe andare a cercare ancora nel passato: in quella sera di un anno fa esatto (era il 13 novembre del 2017) in cui l'Italia di Ventura pareggiò (0-0) con la Svezia e si trovò fuori dai Mondiali di Russia. Può darsi che Ventura, come allenatore, sia rimasto fermo lì.

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