Giampaolo dà una lezione al maestro Ancelotti. Doppietta di Defrel nel primo tempo e incredibile colpo di tacco dell'attaccante più prolifico in attività
Alla terza occasione al Napoli non riesce la rimonta che, nelle due prime giornate di campionato gli aveva permesso di superare Lazio (a Roma) e Milan (al San Paolo). Due gol di Defrel nel primo tempo e un capolavoro di Quagliarella (colpo di tacco dal dischetto su lancio dalla destra di Bereszynski) con palla nell'angolino e un beffardo sorriso sulle labbra, confezionano un 3-0 senza remissioni. Per ritrovare una vittoria così della Samp sul Napoli bisogna risalire al 1994 ai tempi di Vialli e Mancini (4-1) e, il Napoli con lai blucerchiati non perdeva dal 2008.
Giampaolo (che aveva parlato di "missione quasi impossibile) ridisegna la squadra rispetto a Udine mettendo Ekdal e Saponara dal primo minuto e l'ex Tonelli al centro della difesa. Di punta (e i fatti gli daranno ragione) conferma a sorpresa Defrel a fianco di Quagliarella. Così imbriglia Insigne e i suoi. Diawara non punge e Milik è ben controllato dai centrali (Andersen e Tonelli) della Sampdoria. Ekdal si piazza davanti alla difesa e innesca Saponara che lancia le punte oggi molto ispirate. Ancelotti insiste con uno schieramento che, nelle due prime giornate, ha sempre dovuto cambiare per recuperare. Anche questa volta, nella ripresa, dovrà far uscire i due esterni (Insigne e Verdi) per Ounas e Mertens. Ounas gli darà molto e sarà il migliore del Napoli nella ripresa, Mertens s'impegna ma non conclude granché e si mangia un gol non da lui.
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