"L'Italia è diventata la mia seconda nazione, è un paese a cui devo tutto"
"Ha creduto in me in un momento difficilissimo della mia carriera, quando tutti mi davano per finito. Mi ha permesso di crescere ancora, ho solo parole di ringraziamento per la società e i tifosi, mi hanno cambiato la vita in quel momento". In una lunga intervista concessa a Samp Tv, Luis Muriel si racconta soffermandosi in particolare sul suo trasferimento in Liguria. "Quando sono arrivato ho ritrovato il mare – ha proseguito il colombiano – La gente calda e una tifoseria bellissima. E' un periodo molto molto bello".
Muriel comunque è molto legato all'Italia. "E' diventata la mia seconda nazione – ha sottolineato – E' un paese a cui devo tutto, mi ha permesso di giocare a calcio ad alti livelli, di farmi conoscere a livello mondiale e diventare un calciatore. Poi ho vissuto in belle città". A cominciare dagli esordi a Lecce. "E' stato un periodo bellissimo – ha ricordato l'attaccante blucerchiato – Una città molto bella con gente simile ai colombiani, mi hanno fatto sentire a casa. Il cambio a Udine è stato un po' duro, trovare quel freddo e la gente un po' chiusa non è stato facile, ma la città è molto tranquilla. Ti permette di fare il calciatore a 360° senza disturbi. Poi finalmente sono arrivato a Genova", ha concluso Muriel.
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