Aveva attaccato il difensore giallorosso: "Due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture"
"La società si duole di queste dichiarazioni. Chiedo scusa a nome della società e a nome di Senad Lulic. Le sue sono state dichiarazioni a caldo dopo un derby perso". Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, è tornato in conferenza stampa sulle poco felici parole del bosniaco dopo la sconfitta contro la Roma. Il bosniaco aveva così attaccato il giallorosso Rudiger: "Due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture e adesso fa il fenomeno". "I calciatori negli spogliatoi erano colpiti e abbattuti perché sentivano molto questa sfida. Vogliono reagire", ha chiarito Diaconale. "Quella di Lulic è una polemica andata oltre alle righe, ma partita dalle dichiarazioni precedenti di Rudiger. Vorrei chiudere la faccenda qui, con le nostre scuse e con quelle di Lulic".
Il buon senso – ha aggiunto – dovrebbe portare a non sovraccaricare parole nate dalla concitazione e dalla rabbia di un momento particolare. L'importante è riconoscere quando si sbaglia e che si lavori affinché questi episodi non capitino più. L'intenzione della società è mantenere all'interno delle manifestazioni sportive correttezza, lealtà e legalità. Noi vogliamo che la competizione calcistica avvenga in questo stile, che è quello della Lazio", ha concluso il dirigente biancazzurro.
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