L'impegno di una trentina di grandi aziende assieme al World Economic Forum
L’inviato per il clima degli Stati Uniti John Kerry, una trentina di grandi compagnie e il World Economic Forum lanciano la First Movers Coalition, alleanza per costruire un mercato di aziende tecnologiche che generi pochi gas serra. L’obiettivo dell’alleanza è sostenere le aziende nella creazione di piani d’acquisto capaci di “creare una nuova domanda di mercato di tecnologie a basse emissioni di carbonio”, ha affermato il World Economic Forum. La tecnologia, ha detto il presidente Borge Brende, “ci ha dato gli strumenti per ridurre le emissioni e costruire un’economia più forte e inclusiva nel futuro”, “perché chi innova e chi investe faccia la propria parte nell’affrontare la crisi climatica, c’è bisogno di una chiara domanda di mercato”. Tra le compagnie ci sono Apple, Amazon, Boeing, Holcim, Volvo e Scania.
Il World Economic Forum afferma che le aziende debbano inviare segnali più chiari ai loro fornitori, per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2050. La prima fase del progetto si concentrerà sui settori ad alta intensità di emissioni come l’aviazione, la navigazione, l’acciaio e l’autotrasporto. Gli operatori di camion, aerei, navi da carico e altri si impegnerebbero, tra l’altro, a utilizzare combustibili più sostenibili con minori emissioni di Co2.
Cingolani: “Sentita mancanza Cina-Russia ma importante interesse capitali privati”
Alla Cop26 “si è sentita la mancanza dei grandi leader, della Cina e della Russia, è stato un po’ deludente la notizia che ha dato il leader indiano Modi riguardo al raggiungimento della decarbonizzazione dell’India nel 2070, molto in ritardo rispetto agli altri Paesi, però c’è anche molto movimento, spinta da parte dell’Europa e dell’America. Il risultato principale al momento è questo enorme interesse dei capitali privati, perché si è capito che questa grande sfida la si vince solo se pubblico e privato investono cifre gigantesche sul futuro del pianeta”. Lo ha detto a E-venti, su Sky TG24, il ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani.
Cop26: 18 paesi si impegnano per stop centrali a carbone
Il governo britannico ha affermato che “la fine del carbone è in vista” dopo che 18 paesi tra cui Polonia, Vietnam e Cile si sono impegnati per la prima volta a ritirarsi gradualmente e a non costruire o investire in nuove centrali a carbone. In una dichiarazione rilasciata durante il vertice sul clima delle Nazioni Unite a Glasgow, la Cop26, si sottolinea che più di 40 nazioni si stanno impegnando a porre fine a tutti gli investimenti nella nuova generazione di energia dal carbone a livello nazionale e internazionale, nonché a incrementare rapidamente la produzione di energia pulita. Le nazioni partecipanti si impegnano inoltre a eliminare gradualmente l’energia prodotta dal carbone nel corso del decennio 2030 per le principali economie e negli anni 2040 per le economie più piccole. Cile e Singapore hanno inoltre aderito a un’alleanza guidata dal Regno Unito sull’eliminazione graduale del carbone che include oltre 150 paesi e aziende come HSBC e NatWest bank. Il segretario agli affari del Regno Unito Kwasi Kwarteng ha affermato che è stato un “momento fondamentale nei nostri sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico”.
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