Battibecco in diretta tra l'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ed il direttore del TgCom Paolo Liguori

Battibecco in diretta a Radio Kiss Kiss Napoli tra l'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ed il direttore del TgCom Paolo Liguori, noto tifoso della Roma, sulla supersfida dello Juventus Sadium di sabato sera. "Juventus-Napoli? Per me non è una partita definitiva, 5 punti si possono sempre considerare. La Juve ha una lunga storia di esiti non proprio favorevoli soprattutto a Napoli – esordisce Cobolli – questa volta, ci sarà il fattore campo che è molto importante. E' inutile fomentare gli animi con l'arbitraggio, speriamo non ci sia nessun episodio negativo. Mi dispiace che Liguori abbia rilasciato quelle dichiarazioni riferite all'arbitro che sarebbe stato comprato e avrebbe assegnato un rigore contro il Napoli". A quel punto interviene il direttore del Tgcom Liguori per controbattere. "Rifiuto di sottomettermi al dictat che 'è una cafonata tifare contro'. Se toccare la Juventus è peggio che toccare l'Islam di Maometto, mi prendo la responsabilità di essere anti-juventino", attacca Liguori.
 

Con il suo 'aplomb' sabaudo,  Cobolli Gigli prova a stemperare gli animi: "Mi fa piacere che lei si prende le sue responsabilità, ma mi dispiace che lei fomenti il pubblico nei confronti dell'arbitraggio. Ci sono stato alla Juventus, non mi è mai capitato di vedere episodi spiacevoli riguardanti gli arbitri". Liguori però non è pago e rincara la dose: "La Juventus è finita in B a causa del comportamento di certi personaggi come Moggi, ad esempio. Sono dati di fatto, non mie idee, altrimenti me ne sarei preso le responsabilità. Se avessi detto le stesse cose sul Napoli, mi avrebbero fatto una pernacchia, invece l'ho detto sulla Juve e mi si rivoltano tutti contro. Io sono un uomo libero, non un quaquaraquà. Non mi sottometto a certe regole".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata