Vatileaks, riparte processo. Fittipaldi: Ho fatto mio lavoro

"Oggi dirò ai giudici la verità: che ho fatto solo il mio lavoro. E che se tornassi indietro lo rifarei di nuovo". Lo scrive sul suo profilo Facebook il giornalista Emiliano Fittipaldi, autore del libro scandalo 'Avarizia' scritto utilizzando notizie riservate del Vaticano. E' imputato tra le mura leonine per fuga di notizie riservate. Oggi, dopo tre mesi di sospensione, per lui e altre quattro persone riparte il processo con gli interrogatori. Le altre persone coinvolte sono: il giornalista Gianluigi Nuzzi, autore del libro 'Via Crucis', scritto con documenti riservati e registrazioni non autorizzate, e le due presunte fonti dei giornalisti: Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda, membro e segretario della Cosea, pontificia commissione referente di Studio e di Indirizzo sull'Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede, voluta da Papa Francesco nel 2013, al suo insediamento, per fare chiarezza sulla situazione patrimoniale del Vaticano.

Durante i tre mesi di sospensione del processo, interrotto alla vigilia dell'apertura del Giubileo, "sono accaduti fatti importanti – scrive Fittipaldi -: tra le tante notizie di 'Avarizia', ho scoperto che l'ospedale Bambin Gesù aveva dato 200 mila euro al cardinal Bertone per la ristrutturazione del suo attico, e Bertone a Natale è stato costretto ha fare una donazione da 150mila euro; ho scritto che cardinale Pell era accusato da vittime dei pedofili di aver coperto i preti malati, e Pell una settimana fa ha chiesto scusa spiegando che 'forse' avrebbe dovuto fare qualcosa in più; ho raccontato i costi folli e il rischio riciclaggio della fabbrica dei Santi, e due giorni fa il Papa ha reso, con nuove norme ad hoc, la canonizzazione più trasparente ed economica. Il giornalismo a volte serve". 
 

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