La coppia è accusata di avere rapporti di parentela con un boss della malavita

"Il fatto oggettivamente grave è nella violazione delle regole". Così Michele Sirgiovanni, procuratore facente funzioni di Vibo Valentia, commenta a 'L'Arena' su Rai1 l'atterraggio dell'elicottero nella piazza di Nicotera da parte di una coppia di sposi, accusati di avere rapporti di parentela con un influente boss della malavita. Fatto per cui è stata aperta un'inchiesta.

"Le indagini servono a fare luce sul perché degli atti amministrativi si siano piegati a interessi privatisti", ha aggiunto il procuratore. "In un territorio in cui l'amministrazione comunale è stata sciolta due volte per mafia, incontrare degli atti evidentemente viziati da illegittimità porta a chiedersi perché siano viziati. Inoltre dispiace che alcuni cittadini non comprendano come la violazione di queste regole abbiano creato un pericolo oggettivo".

"L'autorizzazione per l'atterraggio dell'elicottero era stata concessa per il campo sportivo e non per il centro cittadino. Non ci sono state autorizzazioni per transennare e deviare il traffico in piazza", ha spiegato Franco Pagano, il sindaco di Nicotera. L'autorizzazione è stata concessa dall'ufficio tecnico del comune.

PARLA IL LEGALE DELLA FAMIGLIA GALLONE. "Antonino Gallone non è parente dei Mancuso", jha spiegato durante il programma il legale Guido Contestabile, avvocato della famiglia Gallone. Il comune e la prefettura hanno negano di aver dato autorizzazione all'atterraggio del velivolo e i pm hanno aperto un'inchiesta perché sospettano una parentela dello sposo Antonino Gallone con la famiglia Mancuso. Inoltre, "non mi risultano precedenti penali per mafia contestati a qualcuno della famiglia", ha aggiunto il legale.

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