L'annuncio degli Stati Uniti e 17 Paesi dell'Unione europea a seguito dell'avvelenamento nel Regno Unito di Sergey Skripal
Gli Stati Uniti e 17 Paesi dell'Unione eureopea, più Ucraina, Canada, Norvegia e Australia, hanno annunciato da lunedì 120 espulsioni di diplomatici russi, a seguito dell'avvelenamento nel Regno Unito della ex spia russa Sergey Skripal. In un'azione coordinata senza precedenti, i diplomatici russi espulsi si aggiungono ai 23 che erano già stati espulsi da Londra e ai sette membri della missione russa allontanati dalla Nato.
Il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha infatti annunciato di aver ritirato i loro accrediti. "Questo manderà un chiaro messaggio alla Russia sul fatto che ci sono costi e conseguenze per il loro inaccettabile comportamento", ha dichiarato. Londra ha accusato Mosca dell'avvelenamento, citando l'uso dell'agente nervino di progettazione sovietica Novichok. La Russia ha negato le accuse. Per il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, le espulsioni sono "un colpo da cui l'intelligence russa potrebbe impiegare anni a riprendersi". Inoltre, ha parlato di "un punto di svolta" nelle relazioni internazionali. Mosca ha promesso di rispondere alle ritorsioni nei suoi confronti e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha parlato di decisioni prese a causa delle "colossali pressioni" degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, 60 "spie" russe dovranno lasciare il Paese, ha fatto sapere la Casa Bianca. Secondo un alto funzionario americano, si tratta della "più importante espulsione" di agenti d'intelligence russa della storia americana. Inoltre, un funzionario ha spiegato che la misura riguarda 48 "agenti d'intelligence noti" in diverse missioni negli Usa e 12 membri della missione russa all'Onu. Il consolato russo a Seattle sarà chiuso, a causa della vicinanza di una base di sottomarini e di installazioni industriali di Boeing.
Nell'Unione europea, sono stati espulsi 4 russi rispettivamente da Germania, Francia, Polonia; 3 da Lituania e Repubblica Ceca; 2 da Spagna, Italia, Paesi Bassi, Danimarca; uno da Svezia, Lettonia, Romania, Croazia, Finlandia, Estonia, Ungheria, Irlanda. Il presidente del Consiglio europe, Donald Tusk, ha indicato che "misure supplementari, incluse nuove espulsioni, non sono escluse nei prossimi giorni e settimane". Stoltenberg ha poi annunciato oggi che l'Alleanza con sede a Bruxelles, ritirerà l'accredito a sette diplomatici russi e respingerà la richiesta di tre nuovi accrediti. I sette russi saranno espulsi dal Belgio, ha puntualizzato una fonte vicina al dossier. L'Ucraina ha annunciato l'espulsione di 13 diplomatici russi "nello spirito di solidarietà con i nostri partner britannici e gli alleati transatlantici, e in coordinamento con i Paesi dell'Ue". Il Canada ha deciso l'espulsione di quattro diplomatici, e il governo ha spiegato di aver respinto tre domande di personale diplomatico supplementare, presentate da Mosca. L'Australia ha annunciato l'espulsione di due diplomatici russi, la Norvegia e la Macedonia rispettivamente di uno, l'Albania di due, mentre la Moldavia di tre.
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