Entrambe le squadre allungano le strisce positive e confermano di poter aspirare a posizioni interessanti di classifica

Scoppiettante pareggio tra Torino e Lazio, sfida che metteva di fronte due delle più belle realtà del campionato. All'Olimpico, tra le squadre allenate dai due amici Mihajlovic e Inzaghi, è quasi uno spareggio per l'Europa: finisce 2-2, con i capitolini, in piena emergenza, che vengono raggiunti all'ultimo dai padroni di casa a caccia di un altro 'scalpo' di prestigio. Apre nel primo tempo Iago Falque, nella ripresa la rimonta dei biancazzurri firmata dal 'core n'grato' Immobile e dal giovanissimo Murgia, un altro baby che sin guadagna i riflettori in Serie A dopo la prodezza del milanista Locatelli contro la Juve. In pieno recupero Ljajic salva i suoi su rigore. Entrambe le squadre allungano le strisce positive e confermano di poter aspirare a posizioni interessanti di classifica.

Nessun problema di formazione per Mihajlovic, che può schierare il tridente di lusso Iago Falque-Ljajic-Belotti. E' invece piena emergenza per Inzaghi, costretto a fare a meno di almeno sei potenziali titolari. Difesa dunque inedita con il duo centrale Wallace-Hoedt e Basta e Patric esterni, in avanti il solito trio formato dal grande ex Immobile, Keita e Felipe Anderson.

Primo squillo biancazzurro, con il tentativo di Keita che si spegne sull'esterno della rete. Si fa vedere il Toro prima con due conclusioni targate Ljajic e Baselli, senza esito. Sono i granata in questa fase a fare la partita e al 20' passano in vantaggio: sul cross dal fondo di Zappacosta, innescato da Valdifiori, il solissimo Iago Falque beffa tutti nonostante la statura: l'incornata che batte Marchetti vale l'1-0. La Lazio prova ad abbozzare una reazione e si prende pericolosa con Cataldi che non trova la deviazione vincente sul cross di Anderson, poi è Keita, splendidamente lanciato da Immobile e sfuggito a Castan, a mangiarsi una grande occasione sparando fuori il sinistro al cospetto di Hart. Crescono gradualmente i biancazzurri che spingono sul pressing senza però riuscire ad impensierire seriamente la difesa di casa, il Toro è molto ordinato e dà sempre l'impressione di potersi inventare qualcosa. E nel finale ancora Iago Falque ci prova di testa su traversone di Benassi stavolta senza trovare la porta.

In apertura di ripresa Immobile, smarcato in area da Keita, spaventa il suo vecchio pubblico con un destro sporco: pronta risposta di Hart in corner. Inzaghi si gioca il tutto per tutto: dentro un'altra punta, Djordjevic, per Basta e la Lazio passa ad uno spregiudicato 4-2-4. Lazio che concentra gli sforzi a caccia del pari e viene premiata: Felipe Anderson fugge sulla destra e pennella il cross che trova puntualissimo sul secondo palo Immobile, che in mezza rovesciata supera Hart (27'). Un gol bellissimo ma che, come prevedibile, non è accompagnato dall'esultanza dell'ex granata. Mihajlovic cerca forze fresche in avanti e spedisce nella mischia Maxi Lopez, Inzaghi regala fiducia al giovanissimo Murgia, classe '96: fuori Keita. Mossa azzeccatissima. In un finale a dir poco adrenalinico, la Lazio prima sfiora prima il vantaggio con Cataldi che si presenta solo davanti ad Hart si fa ipnotizzare dal portiere inglese. Poi è proprio il neo entrato a firmare il sorpasso di testa, svettando in piena solitudine da azione d'angolo e firmando il suo primo gol in Serie A (40'). Ma non è finita: all'ultimo minuto Giacomelli punisce un tocco di mano di Parolo su tiro-cross di Ljajic tra le feroci proteste dei capitolini. E' rigore e trasforma lo stesso serbo: 2-2, il risultato tutto sommato più giusto.

Le pagelle di Torino-Lazio 2-2, incontro valido per la nona giornata di Serie A.

Torino

Hart 6.5 – Primo tempo da spettatore, niente può sulle due reti laziali. Reattivo su Immobile Cataldi.

Zappacosta 6.5 – Vivacissimo ed ispirato nel primo tempo: suo l'assist per l'incornata vincente di Iago Falque. Arretra e si fa meno vedere nella ripresa.

Rossettini 6 – Attento e concentrato nel primo tempo, va in grande affanno nel secondo tempo.

Castan 5.5 – Gli tocca Immobile e nei primi 45' riesce e disinnescarlo con efficacia mostrando grande temperamento. Altra musica nella ripresa, dove il campano gli sfugge in due occasioni: in una arriva il pareggio.

Barreca 6 – Tanta personalità da opporre di fronte ad un dirimpettaio insidioso, Felipe Anderson. Mantiene sempre la lucidità, prosegue il suo positivo processo di crescita.

Benassi 6,5 – Primo tempo da sette, indossa la corazza da guerriero e non sbaglia praticamente nulla. Però si spegne gradualmente nel secondo tempo (dal 79' Maxi Lopez sv: pochi minuti per provare a mettersi in mostra)
Valdifiori 6.5 – Sempre più leader e cervello del centrocampo granata, recupera palloni in quantità industriale e detta la manovra azzeccando sempre i tempi (dall'88' Boyé sv).

Baselli 6 – Un piccolo passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, ma resta prezioso nel sostenere la fase difensiva (dal 74' Obi s.v.)

Iago Falque 6.5 – Nel primo tempo affonda nella difesa laziale come un coltello nel burro. Impegna sempre i difensori, sfoggia grande spirito di sacrifico e firma di testa il vantaggio, quando ha la palla non gliela togli più e resta costantemente una minaccia.

Belotti 6 – A secco, ma si carica addosso molto lavoro sporco. Ritroverà presto il tocco da Re Mida in area e la rete.

Ljajic 6 – Da ex romanista, non pare odorare aria di derby: non gli riescono i colpi con cui ha incantato il pubblico granata, anche perché è sorvegliato a vista dai difensori biancazzurri, però lotta e ed è freddissimo in occasione del rigore.

Mihajlovic 6 – Primo tempo quasi perfetto, forse nella ripresa, con il ritorno dei biancoazzurri, tarda un po' i cambi. Ma la fortuna aiuta gli audaci: il Toro riflette la sua grinta e non molla, e la sconfitta sarebbe stata ingiusta.

Lazio

Marchetti 6 – Pomeriggio di poco lavoro. Incolpevole sul gol granata, non gli riesce la prodezza sul rigore di Ljajic.

Basta 5.5 – Ritorna sulla destra ma è ancora lontano dalla forma migliore. Regge finché può (dal 56' Djordjevic 6 – Il suo ingresso contribuisce a rinvigorire la manovra biancazzurra).

Wallace 5 – Non c'è intesa con Hoedt e si vede. Iago Falque gli sfugge in occasione del vantaggio granata.

Hoedt 5.5 – Mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto, si arrangia con l'esperienza.

Patric 6 – Presidia la corsia sinistra con intelligenza, senza strafare sia in fase difensiva che offensiva.

Cataldi 6,5 – Porta ordine nel centrocampo laziale e mette a disposizione la sua personalità. Spreca una grande occasione sull'1-1, ipnotizzato da Hart.

Parolo 5 – Non pervenuto. Stanco e impreciso, quasi una zavorra per il centrocampo di Inzaghi. Prestazione lontanissima dai suoi livelli abituali. Un suo tocco di braccio costa il rigore del 2-2.

Lulic 5 – Suo l'errore fatale che porta al vantaggio granata. Avrebbe tempo per riscattarsi, non ci riesce. Opaco.

Felipe Anderson 6 – Si accende ad intermittenza, ma ormai questi sembrano i suoi ritmi abituali. Firma l'assist per il pareggio di Immobile (dall'88' Prce sv)
Immobile 7 – Le bordate di fischi che gli piovono dal pubblico granata lo caricano. Un tempo anonimo, poi la zampata dal campione nella ripresa.

Keita 6 – Nel primo tempo tiene in vita l'attacco biancazzurro e spreca una grande occasione. Poi sparisce nella ripresa (dal 78' Murgia 7: un ingresso da sogno, la mossa vincente di Inzaghi. Classe '96, ma una personalità da veterano impreziosita con la rete del momentaneo 1-2. Prima rete in Serie A alla seconda presenza).

All. Inzaghi 6,5 – Costretto a disegnare un undici in piena emergenza, sfiora il colpaccio. Azzecca tutti i cambi e risolleva la squadra ma è ovvio che resta il rimpianto.
 

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