"Io sostengo Bernie Sanders, non sostengo l'odio, il fanatismo, gli insulti infantili, la superficialità della celebrità o l'ignoranza"

Ha scatenato commenti e approvazione dai fan l'attacco lanciato da Neil Young contro il futuro candidato alle presidenziali per il partito repubblicano Donald Trump. Il cantautore, che non nasconde le sue simpatie per il democratico Bernie Sanders, è andato all'attacco per l'utilizzo da parte del magnate newyorkese di un suo pezzo per la propria campagna. E ha pubblicato su Facebook un post, accompagnato dal breve video di un concerto in cui grida alla folla "Fuck you Donald Trump".

 

"Il mio staff – scrive Young – ha chiamato il suo ufficio chiedendone l'immediato stop". Ma questo non è bastato. "Benché ci sia una considerevole differenza legale tra l'ottenere i diritti musicali per uso commerciale e ottenere un contratto di licenza per eventi pubblici – si legge nel post – credo che usare il lavoro di un artista per una campagna politica rappresenti un 'consenso implicito'. E dopo che io ho chiesto di smettere di usare la mia musica, lui ha iniziato a lanciare insulti" e poi ha "rilanciato ai media una foto (senza il mio permesso) per indurre il pubblico in errore".

La foto, spiega Young era stata scattata durante una visita nello studio di Trump nel corso di una serie di incontri con potenziali investitori per l'azienda che produce il lettore audio Pono. Quindi l'affondo: "Io sostengo Bernie Sanders, a mio avviso la miglior persona per questo lavoro" e "non sostengo l'odio, il fanatismo, gli insulti infantili, la superficialità della celebrità o l'ignoranza".
 

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