"L'immigrazione può dividere l'Europa, può farla finire o rilanciarla"

"L'immigrazione può dividere l'Europa, può farla finire o rilanciarla: questa è la prima grande sfida politica dopo decenni in cui non ci si è concentrati sui temi economici e monetari. Il fatto è che nella Ue ci sono in proporzione meno profughi che in Turchia o Libano. La linea dev'essere quella di coniugare umanità e rigore: umanità nell'accogliere chi scappa da guerre e persecuzioni, rigore nel rimpatriare gli irregolari. Purtroppo, l'Europa è debole da entrambi i lati. Non viene incontro all'Italia ricollocando nei vari paesi i profughi come promesso, né riesce a organizzare una seria politica dei rimpatri". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in una intervista a 'Il Messaggero'. E in merito a un'eventuale vittoria del NO al referendum in Ungheria, il titolare del Viminale afferma: "Bisogna rispettare la sovranità di un popolo, ma non consentire che una opinione pubblica nazionale condizioni una Unione composta da centinaia di milioni di abitanti. In questo delicato equilibrio tra sovranità nazionale ed europea è difficile immaginare di imporre decisioni dentro i singoli paesi". Certo aggiunge "addolora che gli ultimi che in Europa hanno avuto a che fare col dramma della povertà, della privazione della libertà e con esodi verso l'occidente dopo la caduta del Muro, ricordo quanti polacchi abbiamo avuto nelle nostre strade, siano oggi i meno comprensivi rispetto alle difficoltà che stiamo vivendo".
 

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