Il titolo, 'Fahrenheit 11/9', richiama quello del suo celebre lavoro 'Fahrenheit 9/11' sugli attentati dell'11 settembre 2001

Il regista Michael Moore ha un nuovo obiettivo: è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo aver tentato di parlargli direttamente per diverso tempo senza risultati, ha deciso di girare un documentario su di lui che si intitola 'Fahrenheit 11/9', richiamando il suo celebre lavoro 'Fahrenheit 9/11' sugli attentati dell'11 settembre 2001 e sulla presidenza di George W. Bush. Trump è stato eletto l'8 novembre del 2016, ma i risultati definitivi sono arrivati solo il giorno seguente, permettendogli così di giocare sul titolo. Il film viene offerto ai distributori in questi giorni in parallelo al Festival del Cinema di Cannes, dove il precedente documentario di Moore ha vinto la Palma d'Oro nel 2004. "Nonostante tutto ciò che è stato rivelato, Trump rimane ancora in piedi – scrive il regista nel comunicato di presentazione -. Né ciò che ha fatto né la realtà sono stati in grado di sconfiggerlo. Ma tutto finirà con questa pellicola".

Il film è prodotto da Harvey Weinstein che sostiene Moore da lungo tempo, ritenendo che "la fame di verità di Michael sia oggi più che mai fondamentale. Siamo entusiasti di prendere parte a questa rivoluzione".

Per la verità, il regista si è già occupato di Trump in passato: il documentario 'Michael Moore in TrumpLand' è stato proiettato una sola volta, il 19 ottobre scorso. Poco dopo, a novembre, il cineasta è entrato nella Trump Tower di Manhattan per cercare di parlare con quello che al momento era il presidente eletto ma non ancora insediato, ma i servizi segreti gli avevano impedito l'accesso. Tutta la scena era stata filmata e trasmessa in diretta su Facebook.

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