Il nipote di Gianni Agnelli era stato arrestato lo scorso 29 novembre per aver simulato il proprio sequestro
La procura di New York fa cadere le accuse a carico di Lapo Elkann per aver simulato il proprio sequestro. Lo ha fatto sapere l'ufficio della procura. Era in programma oggi a Manhattan la prima udienza del processo legato all'episodio dello scorso 29 novembre, quando il nipote di Gianni Agnelli venne arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York.
Elkann era volato negli Usa per il Thanksgiving di giovedì 24 novembre e avrebbe passato due giorni con una escort transgender consumando alcol e droga a Manhattan. Una volta finiti i soldi, l'imprenditore, titolare della azienda di occhiali alla moda Italia Indipendent, avrebbe inscenato un rapimento per ottenere un 'riscatto' dalla famiglia di 10mila dollari.
La procura distrettuale di Manhattan ha annunciato di non perseguire Elkann senza però fornire ulteriori dettagli.
L'avvocato della difesa americana di Lapo Elkann, Randy Zelin, ha confermato che non ci sarà alcuna accusa per il suo cliente. "L'ufficio del procuratore distrettuale ha condotto indagini approfondite ed esaustive e ha concluso che il mio cliente non ha agito in modo perseguibile penalmente", ha spiegato il legale senza fornire ulteriori dettagli sul caso.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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