Il premier italiano apre il business forum e visita due musei a Teheran

"Il ruolo geopolitico che l'Iran può esercitare dopo la fine dell'embargo è strategico per tutta la regione e non solo per la regione". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi al business forum alla Camera di commercio di Teheran.

CAMERA COMMERCIO. La seconda giornata del premier Renzi in Iran inizia alla Camera di commercio di Teheran. Gli inni nazionali italiano e iraniano aprono il business forum cui partecipano oltre duecento industriali. Insieme al premier ci sono il viceministro allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini e una delegazione di industriali. Non è presente Claudio Descalzi, negli Usa per lavoro. Renzi, dopo aver aperto i lavori del business forum, visita due musei per poi tornare in Italia e raggiungere il Salone del Mobile di Milano. Anche il Presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Hassan Rohani, nella sua missione a Roma, si recò ai Musei capitolini – con il famoso episodio delle statue coperte – e al Colosseo.
 

VISITA DI PADOAN. "Il prossimo follow up – ha detto Renzi – sarà la venuta del viceministro per lo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e con le principali istituzioni finanziarie presenti anche qui (Unicredit, Mediobanca, Sace) per una missione ad hoc relativa alla questione finanziaria". 

DICIOTTO ACCORDI. Diciotto accordi economici siglati nelle due giornate di visita del premier Matteo Renzi in Iran. Sei ieri e dodici oggi. Lo ha annunciato lo stesso presidente Renzi aprendo il business forum alla Camera di commercio di Teheran. Si tratta di "documenti subito operativi e finali che permetteranno collaborazioni da entrambe le parti", ha spiegato il presidente della Camera commercio iraniana. Tra questi, l'accordo con Sea per l'ammodernamento dell'aeroporto di Teheran; quello con Fraschini per 70 locomotive e 60 motori a scoppio; con Marcegaglia per produrre in Iran tubi acciaio inossidabile; con Ferrovie dello Stato per due linee di alta velocità. Un'altra importante intesa è quella siglata da Anas con il ministero dei Trasporti iraniano per la costruzione di mille chilometri dal Golfo persico alla Turchia e per la manutenzione delle autostrade. Il gruppo Danieli sigla oggi un contratto da 250 milioni per la produzione di tubi in acciaio a cui si aggiunge quello della Saipem per la realizzazione di un giacimento da 60 miliardi metri cubi di gas. Tra i diciotto accordi anche uno con il gruppo Fata e uno nel campo della moda.

 

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