L'ex Cav potrebbe allentare la corda che lo lega a Carroccio e Fratelli d'Italia

Silvio Berlusconi sempre più vicino al Ppe, potrebbe percorrere la stessa strada di Angela Merkel e allentare la corda che lo lega a Carroccio e Fratelli d'Italia. I 'ribellisti', come li definisce l'ex Cav, rischiano di mettere in ombra l'operazione che Forza Italia sta facendo per riunire i moderati e i liberali in vista delle prossime elezioni, per questo il leader azzurro prosegue nella tessitura della tela per rafforza quell'ala capace di arginare populismi e nazionalismi. E non è tutto. Sono diversi i parlamentari azzurri che non hanno gradito la foto di Atreju che immortala l'abbraccio di Giorgia Meloni con Paolo Romani e Giovani Toti.

Una "salvinizzazione" del centrodestra, lamentano, che rischia di "schiacciare" Forza Italia al Nord dalla Lega e indebolirla al Sud. Inoltre la questione leadership della coalizione, semmai ci sarà, corre sul filo di lana, con la possibilità concreta che l'unione dei voti tra Carroccio e Fratelli d'Italia regali la scelta del candidato premier a Salvini e Meloni. Fonti vicine all'ex premier confidano che Berlusconi potrebbe ritentare l'operazione fallita in Sicilia per il candidato a governatore dell'isola. Non si tratterebbe di un divorzio vero e proprio, come accaduto in Germania con la cancelliera che ha deciso di correre da sola, ma un escamotage per rafforzare la posizione di Fi all'interno del centrodestra.

L'operazione, spiegano fonti azzurre, è tutta in mano ad Antonio Tajani, presidente del Parlamento Ue, che non solo ha contatti diretti con la cancelliera, ma anche un filo diretto con Maurizio Lupi, che oggi è stato nominato coordinatore di Ap, con il mandato di "riallacciare i rapporti con le forze politiche moderate" in primis con Forza Italia. E su questo fronte la figura di Lupi potrebbe essere decisiva. L'ex ministro non ha fatto mistero in questi mesi di voler ricucire con il centrodestra e con Arcore. Inoltre Lupi è tra gli uomini che al Nord è riuscito a portare a casa una collaborazione con la Lega Nord, anche in situazioni di governo del territorio. In sintesi, spiegano da Ap, "noi non condividiamo le posizioni di Salvini, ma rivendichiamo la capacità di arginare il Carroccio. Lo abbiamo dimostrato in 20 anni di governo". 
 

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