Roma, 17 mag. (LaPresse) – “La crisi in Medio Oriente, gli attacchi degli Houthi contro la libertà di navigazione lungo una delle rotte commerciali più importanti, le crescenti tensioni geopolitiche in altre regioni e l’impatto di tecnologie rivoluzionarie come l’intelligenza artificiale completano lo scenario nel quale ci muoviamo – ha proseguito Meloni -. Un quadro molto complesso che ha rimesso al centro due cose: la questione geopolitica e delle alleanze, fondamentale sia dal punto di vista politico che economico; l’importanza dell’autonomia strategica e industriale delle nostre Nazioni. Autonomia strategica che non può prescindere, necessariamente, dal lavoro in termini di de-risking, re-shoring, e friendly-shoring delle catene del valore che dobbiamo portare avanti insieme. Questa è una priorità della Presidenza italiana, che ha bisogno, come giustamente sottolineate nella Dichiarazione, di una maggiore cooperazione tra le economie del G7 e tra i loro sistemi produttivi e industriali e di una maggiore apertura verso quelle Nazioni che ne condividono la stessa visione. Anche per questo, abbiamo voluto non solo ripristinare, dopo anni di assenza in ambito G7, la Riunione dei Ministri dell’Industria ma abbiamo scelto di estenderla anche alla tecnologia e al digitale”. “È fondamentale limitare le dipendenze attuali, diversificando le catene del valore strategiche, ovviamente, non in senso protezionistico, ma bilanciando adeguatamente sicurezza e cooperazione economica. Al tempo stesso, intendiamo lavorare, anche in ambito G7, per difendere la competitività delle nostre aziende a livello globale, contrastando azioni distorsive del mercato e assicurando così che possano operare in condizioni di parità. Perché il mercato può essere libero, solo se è anche equo. Dunque, ci muoviamo in uno scenario di crisi, ma le crisi non devono spaventarci. Perché ogni crisi offre grandi opportunità. E la necessità di mettere mano alle catene del valore, per renderle più sicure, più vicine e più resistenti agli shock esterni, ci offre l’opportunità storica di costruire un nuovo modello di cooperazione e sviluppo con le Nazioni del Sud Globale, Africa in testa”, ha concluso.

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