Avrebbe obbligato alcune sue allieve della Scuola di formazione per magistrati a presentarsi ai corsi in minigonna, tacchi a spillo

Parere favorevole alla destituzione del consigliere Francesco Bellomo è arrivato stamani dall'adunanza generale del Consiglio di Stato. 

La decisione presa dall'organo di autogoverno della magistratura amministrativa ha pochi precedenti nella storia giudiziaria italiana. Bellomo è indagato per aver ricattato allieve della scuola 'Diritto e Scienza', da lui diretta, che venivano preparate al concorso di accesso alla magistratura. Secondo la denuncia del padre di una di loro, che ha fatto scoppiare il caso, alle borsiste venivano imposte minigonne, tacchi a spillo e trucco marcato, oltre alla risoluzione del contratto se si fossero sposate.

Sulle vicende che hanno portato il Consiglio di Stato alla decisione di oggi, diverse procure hanno aperto indagini nelle quali si ipotizzano reati che vanno dall'estorsione, alle minacce. A seguito delle denunce, il pm di Rovigo Davide Nalin, assistente di Bellomo e anche lui finito sotto indagine, è stato sospeso dal Csm. 

La decisione presa oggi dall'Assemblea plenaria del Consiglio di Stato non sarà immediatamente operativa. Bisognerà attendere il passaggio al Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa che avrà il compito di redigere il decreto di destituzione. Dopo la firma del documento da parte del presidente della Repubblica, Bellomodovrà lasciare la magistratura.

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