Nel mirino Giovanni Colangelo, la rivelazione fatta da un collaboratore di giustizia

Nei giorni scorsi è stato trovato del tritolo in Puglia che sarebbe dovuto servire a uccidere il procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo. E' questa la rivelazione fatta da un collaboratore di giustizia agli inquirenti della Dda di Bari. Sulla vicenda indaga il pm Roberto Rossi. Il tritolo è stato sequestrato nei giorni scorsi a Gioia del Colle ed è proprio in questo paese, dove Colangelo abita, che avrebbero dovuto colpirlo. La polizia ha fermato in quell'occasione a Bari, Gioia del Colle e Santeramo in Colle, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, Amilcare Monti Condesnitt, insieme ad altre quattro persone, Francesco Paolo Ciccarone, Antonio Saponaro, Giuseppe Piscopo e Paolo Paterno, accusati di detenzione e porto di armi da sparo ed esplosivo. Nell’ambito di un'attività investigativa più ampia della Squadra mobile, il 29 aprile, a seguito di alcune perquisizioni domiciliari, erano stati ritrovati vicino alla proprietà di Monti Condesnitt 550 grammi di tritolo e una pistola semiautomatica marca Tokarev cal.7,62 completa di caricatore con munizioni. Nell'ambito delle stesse indagini è stato arrestato in flagranza anche un 23enne, Nicola Lorusso, trovato in possesso di una pistola semiautomatica calibro 9×21 e di un revolver 44 magnum.

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