“Nuovi ‘dottor Stranamore’ si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba ‘amare la bomba’”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel suo discorso al Bundestag per la Giornata nazionale del lutto. “Il Trattato che mette al bando gli esperimenti nucleari (1997) non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato nel 2023 la sua. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali. Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia. La guerra di aggressione è un crimine”, ha detto ancora Mattarella.
