“Voglio ringraziare Agostino Ghiglia perché è stato l’unico, dei tre che hanno votato per la sanzione a Report, ad aver avuto un rigurgito di coscienza. Probabilmente non voleva sanzionare Report”. Sono le parole del giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci appena uscito da Palazzo San Macuto a Roma al termine dell’audizione in Commissione Antimafia in merito all’attentato da lui subito nella notte tra il 16 e il 17 ottobre. Il riferimento è al colloquio nella sede di Fratelli d’Italia a Roma tra Arianna Meloni, capo della segreteria politica del partito, e Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, il giorno prima del voto del Garante sulla sanzione a Report per il caso della diffusione dell’audio di una telefonata tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie. “Noi abbiamo dimostrato che gli altri invece avevano interesse, diciamo anche personale o politico, nel voler sanzionare la trasmissione. Ghiglia purtroppo è rimasto vittima del suo rigurgito di coscienza, perché è andato a chiedere che cosa avrebbe dovuto fare ad Arianna Meloni”, aggiunge Ranucci.
