“Denunciamo questi problemi da decenni. È una questione che riguarda il diritto della persona. Troppi innocenti condannati e il 60% di chi viene processato, poi viene assolto”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma, in merito alle parole del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Cesare Parodi, secondo cui “qualunque vicenda giudiziaria che dura 30 anni è un qualcosa che un sistema civile non dovrebbe conoscere“. Quella dell’Anm, ha proseguito Tajani, “mi pare una presa d’atto importante. Se questa decisione è servita a far ripensare molti sull’importanza di accelerare i tempi della giustizia, vuol dire che stiamo facendo passi in avanti. La riforma della giustizia non è soltanto separazione delle carriere o depoliticizzazione del Csm, è tutto un sistema che riguarda innanzitutto i diritti del cittadino. Comunque noi ci mobiliteremo per la giustizia, per il referendum faremo i comitati del Sì, stiamo avviando alcune iniziative. Abbiamo deciso di avviare in tutta Italia il 21 di novembre una serie di iniziative, quando arrivò il famoso avviso di garanzia a Berlusconi a Napoli” nel 1994.
