Oggi è “una giornata importante, dopo 3 anni e mezzo in cui noi abbiamo avuto una Russia che non dava alcun segnale di dialogo che pretendeva la capitolazione di Kiev. Oggi finalmente si aprono degli spiragli di dialogo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a Washington, prima di recarsi all’ambasciata ucraina per l’incontro pre vertice con gli altri leader europei e Volodymyr Zelensky, e in seguito alla Casa Bianca.
Si aprono “spiragli di dialogo” perché “c’è una situazione di stallo sul campo” che è stata “costruita dal coraggio degli ucraini ma anche dal sostegno unito che l’occidente garantito in questi anni alla nazione aggredita”, ha sottolineato la presidente del Consiglio. L’Italia “sostiene gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti” ed è stata chiamata a prendere parte al vertice di Washington “per il nostro contributo di proposte di diplomazia”, ha aggiunto Meloni dicendosi “contenta che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta che è stata italiana, che è quella di costruire garanzie di sicurezza efficaci ispirate a quello che che è l’articolo 5 della Nato”.