Nel Mediterraneo è localizzato tra il 5% e il 10% della massa globale di microplastiche. Il risultato del Fac Checking del Master di Giornalismo di Torino e LaPresse

Le microplastiche sono i veri ospiti indesiderati dei nostri mari. Le stime dell’Onu parlano chiaro: nel 2017 sono 51 mila miliardi le particelle di microplastica che galleggiano in superficie. Le microplastiche sono i frammenti di materiale plastico inferiori ai 5 millimetri. Il Mediterraneo è il mare più inquinato dalle microplastiche, ma è davvero così? Purtroppo sì e si accende un tragico semaforo verde.

Se distinguiamo tra mare e oceano, allora l’affermazione è vera: secondo due studi, condotti dall’Imperial College di Londra e dall’Università di Cadice risulta che nel Mediterraneo è localizzato tra il 5% e il 10% della massa globale di microplastiche, corrispondenti ad una percentuale tra 21 e il 54 della quantità globale di frammenti. Un dato ad oggi non rilevabile in altri bacini analoghi. Anche paragonando il Mediterraneo e l’oceano aperto, come ha fatto lo studio spagnolo, risulta che i livelli di concentrazione di microplastiche sono simili tra loro.

Come dichiara Chiara Piroddi, membro del Joint Research Centre della Commissione Europea: "Non esistono rilevazioni empiriche che diano conto della superficie marina nel suo complesso, ma solo stime basate su modelli. Non è quindi possibile quantificare con certezza le quantità di microplastiche presenti nei mari. C’è però elevata possibilità che il Mar Mediterraneo sia altamente inquinato".

Inoltre, equiparando mari ed oceani, come fanno i ricercatori citati nello studio londinese, risultano esistere aree oceaniche con una concentrazione di microplastiche maggiore di quella del Mediterraneo. Le aree in questione sono le sezioni boreali dell'Oceano Atlantico e Pacifico. Quest’ultimo occupa il primo posto nella graduatoria con la maggior presenza di microparticelle di plastica, con zone, quella tropicale e subtropicale, in cui la concentrazione supera abbondantemente il chilo per chilometro quadrato. A queste latitudini si trovano anche le famose isole di plastica, accumuli di spazzatura galleggiante, formatesi nei luoghi in cui le correnti generano i grandi vortici oceanici. L’isola più grande è proprio il Great Pacific Garbage Patch, agglomerato che conta 3 milioni di tonnellate di plastica, nel nord dell’Oceano Pacifico.

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