Loïc-Marie Le Bot: "Ora avrà mille altre cose da fare, ma noi lo aspettiamo"
“Tra due settimane lo attendevamo qui da noi per la chiusura dell’anno accademico. Ora credo avrà mille altre cose da fare, ma noi siamo qui e lo attendiamo”. C’è una malcelata gioia e soddisfazione nelle parole di Loïc-Marie Le Bot, vicedirettore della facoltà di Diritto canonico all’Università pontificia San Tommaso d’Aquino, nel commentare l’elezione di Robert Francis Prevost a successore di Papa Francesco. Una soddisfazione che nasce dal comune percorso accademico. “Siamo molto orgogliosi dell’elezione di un nostro ex alunno sul soglio pontificio. Per noi è il secondo, il primo è stato Giovanni Paolo II, studente in Teologia negli Anni ’40, e adesso Papa Leone XIV, che viene dalla facoltà di Diritto canonico del quale sono decano. Siamo molto fieri e orgogliosi di questo”, ha aggiunto Le Bot. “Ieri abbiamo vissuto il momento con grande sorpresa, ma quando ho sentito il nome Robert ho pensato subito che forse poteva essere il nostro ex alunno. Quando poi è apparso dal balcone la gioia è stata immensa, una gioia resa ancora più intensa dalla sue prime parole: ‘La pace sia con voi’, un modo per indirizzare da subito il suo mandato. Tutto molto in consonanza con i principio dell’ordine di Sant’Agostino, cugini del nostro ordine domenicano”. Papa Leone XIV ha conseguito all’Angelicum il dottorato di Diritto canonico, studi giuridici che potranno tornare utili anche in questo vento di riforme molto attese nella comunità cristiana: “I suoi studi canonici erano indirizzati al diritto dei religiosi e adesso che è Papa credo che l l’idea focalizzata sul rispetto della legge e della giustizia, il rispetto delle regole potrebbe essere molto importante”, ha aggiunto Le Bot. “Era previsto che venisse qui da noi tra due settimane per chiudere con la messa di conclusione dell’anno accademico. Immagino che ora abbia molto altro da fare, ma era in rapporto con il nostro rettore. Rimane un appuntamento solo rimandato quando avrà tempo”. Padre Marie Le Bolt ha anche le idee chiare su quello che sarà il mandato di Leone XIV: “La sua elezione lancia un messaggio di apertura e di dialogo. È nato negli Usa, ma ha passato molto tempo in Sud America e le sue origini italo-francesi potranno aiutare nel dialogo”.
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