Per eleggere il 267esimo Papa i porporati si riuniranno il 7 maggio nella Cappella Sistina. Montato il comignolo
Riprendono, in Vaticano, le Congregazioni dei cardinali in vista del Conclave che inizierà il prossimo 7 maggio e che porterà all’elezione del 267esimo Papa. I porporati si sono visti, per l’ottava volta, a partire dalle ore 9. Intanto oggi ha inizio l’evento del Giubileo dedicato ai lavoratori.
Il Conclave da sempre simbolo di mistero e curiosità, (dal latino ‘cum clave’, ovvero, letteralmente, ‘chiuso a chiave’, sottochiave) è la riunione dei cardinali elettori che si ritrovano nella Cappella Sistina per eleggere il successore di Pietro alla morte del Papa. Il numero dei grandi elettori è sceso da 135 a 133. Si abbassa anche il quorum che, matematicamente è di 88,6. Dovrebbero dunque essere necessari 89 voti.
Tra gli elettori del successore di Papa Francesco, il più anziano è nato a maggio 1945; il ‘senatore’ è bosniaco, l’ultimo creato è calabrese. “Habemus Papam” è la formula che annuncia l’elezione di un nuovo Papa e che spezza l’attesa che si genera all’inizio del Conclave. Il cardinale protodiacono che pronuncerà la frase al termine del Conclave che sceglierà il successore di Bergoglio sarà Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Sarà il secondo ‘annunciatore’ francese consecutivo dopo che, nel 2013, ad annunciare l’elezione di Papa Francesco era stato il cardinale Jean-Louis Tauran.
Cardinal Rossi: “Non abbiamo ancora un nome, speriamo nell’erede di Francesco”
“Conclave lungo? Non lo so. I lavori stanno andando bene, ci stiamo conoscendo, stiamo parlando”. Lo dice a LaPresse Angel Sixto Rossi, arcivescovo metropolita di Cordoba, in Argentina. Sul profilo del nuovo pontefice, Rossi dice che “non è stato ancora individuato un nome”, ma “l’auspicio è di eleggere un Papa che continui a percorrere la strada tracciata da Francesco per quanto riguarda la pace, il dialogo e l’attenzione verso gli ultimi”.
Canizares e Njue i cardinali che non parteciperanno al Conclave
Bruni, inoltre, ha fatto sapere che sono “il cardinale Antonio Canizares (arcivescovo emerito di Valencia, ndr) e il cardinale John Njue (arcivescovo emerito di Nairobi)” i porporati che non saranno presenti nella Cappella Sistina per motivi di salute.
Nessun malore per Parolin
Il cardinale Pietro Parolin non ha accusato “nessun malore” giovedì. Lo ha precisato il direttore della sala stampa, Matteo Bruni, rispondendo ai giornalisti in merito alle notizie di un presunto malore accusato dal porporato. “Non si è verificato nessun intervento di medici e infermieri”, ha detto ancora Bruni.
Terminata l’ottava riunione dei cardinali, 25 interventi in vista del Conclave
“Questa mattina si è svolta l’ottava riunione della Congregazione cardinali, erano presenti oltre 180 cardinali di questi più di 120 elettori. Sono intervenuti 25 cardinali. Per quanto riguarda la discussione si sono trattati temi come l’Evangelizzazione come centro del Pontificato di Papa Francesco, le Chiese dell’Oriente e la le loro sofferenze e testimonianze, la comunicazione del Vangelo. Si è toccato inoltre il tema della controtestimonianza con riferimento agli abusi e agli scandali finanziari. Si è poi parlato di sinodalità e dell’ermeneutica della continuità tra i Papati di San Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco”. Lo ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni, parlando con i giornalisti.
Fissato comignolo fumata su Cappella Sistina
Poco dopo le 9:20 è stato issato dai vigili del fuoco il comignolo sulla Cappella Sistina in Vaticano da cui uscirà la fumata delle votazioni del Conclave. In mattinata sono previste le prime prove della fumata.
Sacerdote a cardinali in arrivo: “Non eleggete nuovo Bergoglio”
Arrivano in Vaticano i cardinali per l’ottava congregazione generale. Poca voglia di parlare tra i porporati. All’ingresso un sacerdote proveniente dal Canada attende i cardinali chiedendo: “Non eleggete un modernista come Bergoglio“.
Papa eletto a maggio, l’ultimo fu Clemente XIV
Sarà il mese di maggio, a meno di clamorose sorprese, il mese in cui sarà eletto il 267esimo Papa. Per ritrovare un Papa eletto a maggio bisogna tornare al 1769 quando fu Papa Clemente XIV a salire al Soglio Pontificio.
La storia recente del Conclave racconta che mai, negli ultimi 147 anni, un Papa è stato eletto a maggio. Per quanto riguarda i mesi di elezioni a partire dal Conclave del 1878 sono febbraio, marzo, agosto e ottobre i mesi con maggiore frequenza di elezione. In tutti i casi si è arrivati all’elezioni di due Papi.
Nel 1878 Leone XIII fu eletto il 20 febbraio 1878. A febbraio fu eletto pure Pio XI (6 febbraio 1922). Per quanto riguarda marzo la storia recente delle elezioni pali registra le elezioni di Pio XII (2 marzo 1939) e Papa Francesco (13 marzo 2013). Agosto, invece, è stato il mese di elezione di Pio X (1903) e Giovanni Paolo I (26 agosto 1978). In ottobre, invece, le elezioni di San Giovanni XXIII (28 ottobre 1958) e San Giovanni Paolo II (16 ottobre 1978). Per quanto riguarda gli altri mesi: Benedetto XV fu eletto il 3 settembre 1914, Paolo VI il 21 giugno 1963 e Benedetto XVI il 19 aprile el 2005.
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