Bergoglio: "La fragilità rende più lucidi". Parolin esclude dimissioni
“Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. E’ quanto scrive Papa Francesco in una lettera al direttore del ‘Corriere della Sera’ Luciano Fontana inviata dal policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato dal 14 febbraio scorso. “Caro Direttore, desidero ringraziarla per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda”, si legge nella missiva pubblicata dal quotidiano. “La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità”.
“Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole”, scrive ancora Bergoglio. “Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. “Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre – si legge in conclusione – possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace”.
“Assolutamente no”. Risponde così, in un’intervista al Corriere della Sera, il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, a proposito dell’ipotesi di dimissioni di Papa Francesco. “L’ho trovato meglio rispetto alla prima volta, ma questa è soltanto una valutazione esterna. Io credo che noi dobbiamo attenerci ai bollettini medici perché sono quelli che ci dicono esattamente le condizioni del Papa”, dice Parolin.
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