Le parole del Santo Padre nel libro "La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore" in uscita per il Giubileo
“A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”. Lo si legge – come anticipato da La Stampa – in un brano di “La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore”, libro che Papa Francesco pubblicherà per il Giubileo 2025. Curata da Hernán Reyes Alcaide (Edizioni Piemme), l’opera uscirà martedì prossimo in Italia, Spagna e America Latina, e in seguito in altri Paesi.
Non si può affrontare il tema solo con leggi repressive
“Se vogliamo risolvere un problema che tocca tutti noi, dobbiamo farlo attraverso l’integrazione dei Paesi di origine, di transito, di destinazione e di ritorno dei migranti. Di fronte a questa sfida, nessun Paese può essere lasciato solo e nessuno può pensare di affrontare la questione isolatamente attraverso leggi più restrittive e repressive, talvolta approvate sotto la pressione della paura o in cerca di vantaggi elettorali”, si legge ancora nell’anticipazione del quotidiano torinese. “Al contrario, così come vediamo che c’è una globalizzazione dell’indifferenza, dobbiamo rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione, affinché le condizioni degli emigranti siano umanizzate”, sottolinea inoltre il Pontefice.
Nahum: “Stupito da questo uso del termine”
Sono “stupito dalle parole del Papa” che parla di ‘genocidio’ in merito a quello che sta accadendo a Gaza. Lo dice Daniele Nahum, consigliere comunale di Milano, commentando ciò che ha detto Bergoglio. Nahum chiede che Papa Francesco “non usi il termine genocidio”. In un’anticipazione de ‘La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore’ Bergoglio ha detto che “a detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se si inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”.
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