L'appello del pontefice durante l'incontro con le autorità e il corpo diplomatico a Ulan Bator

Primo discorso tenuto da Papa Francesco a Ulan Bator in Mongolia durante l’incontro con le autorità e il corpo diplomatico. “Voglia il Cielo che sulla terra, devastata da troppi conflitti, si ricreino anche oggi, nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella che un tempo fu la pax mongolica, ossia l’assenza di conflitti. Come dice un vostro proverbio, ‘le nuvole passano, il cielo resta’: passino le nuvole oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla base dell’incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i diritti fondamentali! Qui, nel vostro Paese ricco di storia e di cielo, imploriamo questo dono dall’Alto e diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di pace” ha detto il pontefice nel suo intervento.

Papa: “Spirito consumistico di oggi crea ingiustizie”

“Davanti al solenne imporsi della terra che vi circonda con i suoi innumerevoli fenomeni naturali, nasce anche un senso di stupore, il quale suggerisce umiltà e frugalità, scelta dell’essenziale e capacità di distacco da tutto ciò che non lo è. Penso al pericolo rappresentato dallo spirito consumistico che oggi, oltre a creare tante ingiustizie, porta a un individualismo dimentico degli altri e delle buone tradizioni ricevute” le parole del Santo Padre.

Papa: “Pallegrino di Pace, cielo rischiari sentieri fraternità”

 “Pellegrino di pace in questo Paese giovane e antico, moderno e ricco di tradizione, sono onorato di percorrere le vie dell’incontro e dell’amicizia, che generano speranza. Il grande cielo terso, che abbraccia la terra mongola, rischiari nuovi sentieri di fraternità” conclude Papa Francesco.

Papa: “Chiesa non ha agenda politica, governi non la temano”

 “La Chiesa che nasce da questo mandato è una Chiesa povera, che poggia solo su una fede genuina, sulla disarmata e disarmante potenza del Risorto, in grado di alleviare le sofferenze dell’umanità ferita. Ecco perché i governi e le istituzioni secolari non hanno nulla da temere dall’azione evangelizzatrice della Chiesa, perché essa non ha un’agenda politica da portare avanti, ma conosce solo la forza umile della grazia di Dio e di una Parola di misericordia e di verità, capace di promuovere il bene di tutti”. Lo ha detto Papa Francesco, parlando nel corso dell’incontro con il clero in Mongolia. 

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