Il più noto è probabilmente 'I due papi', in cui Ratzinger è interpretato da Anthony Hopkins
Benedetto XVI, morto il 31 dicembre a 95 anni, è stato protagonista, nel corso del suo pontificato e anche dopo, di diversi documentari dedicati alla sua figura. Ma non solo: il grande teologo salito al Soglio di Pietro ha ispirato anche film, tra i principali ‘I due papi’, dove Joseph Ratzinger è intepretato da uno straordinario Anthony Hopkins, antagonista di Jorge Mario Bergoglio, al quale presta il suo volto Jonathan Price. Il film, diretto nel 2019 da Fernando Meirelles, è il più approfondito ritratto cinematografico dei due Papi che per oltre nove anni hanno ‘convissuto’ all’interno della Città del Vaticano, e mostra la distanza che inizialmente, quando Benedetto XVI è ancora in carica, li divide e che poi mano a mano va ad assottigliarsi. Sono due uomini di Chiesa che hanno, su alcuni aspetti, visioni opposte, ma entrambi tengono, e tendono, solo al bene del Cattolicesimo. Nel lungometraggio, Ratzinger convoca Bergoglio a Roma, e questo soggiorno romano finirà per diventare un’occasione per i due di conoscersi meglio e confrontare le proprie idee, tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono, spingendo il Pontefice a intraprendere una scelta difficile, per il bene di oltre un miliardo di fedeli. Nel film si lascia intendere che la scelta di Benedetto XVI di ritirarsi, puntando poi proprio sul cardinale argentino per il Conclave successivo, sia dovuta al fatto che Ratzinger, riflessivo e non uomo d’azione, ritenga Bergoglio più adatto a un compito tanto gravoso, in una Chiesa sempre più difficile da governare.Una ‘debolezza’ sulla quale aveva posto l’accento un altro film, quasi profetico, girato nel 2011 da Nanni Moretti, quindi due anni prima che Benedetto XVI annunciasse la sua storica decisione. In ‘Habemus Papam’, Michel Piccoli interpreta un Pontefice appena eletto che però non si sente all’altezza, ha frequenti crisi di panico, tenta addirittura la fuga. Depresso, avrà bisogno di aiuto psicologico e alla fine deciderà di rinunciare. Il parallelismo con Ratzinger qui può essere visto solo nella scelta di lasciare il Soglio di Pietro, perché caratterialmente il personaggio interpretato da Piccoli è decisamente l’opposto di Joseph Ratzinger. Un uomo forte, scelto da Giovanni Paolo II per guidare la Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio, una delle Congregazioni più influenti e temute in Vaticano, e per anni braccio destro del Papa santo. Tra i documentari a lui dedicati, molto incisivo ‘Benedetto XVI, il Papa dell’amicizia con Dio’, prodotto dalla Rai e trasmesso in occasione dell’80esimo compleanno di Ratzinger, oltre a ‘Ratzinger, la roccia di Dio’ di Rai Vaticano. Mentre il Centro Televisivo Vaticano ha prodotto ‘Le chiavi del Regno, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI’ in cui, a differenza del film ‘I due papi’, l’accento è posto sul passaggio precedente, da Wojtyla a Ratzinger, il Papa tedesco che ha traghettato la Chiesa in un periodo complicato e che oggi la lascia orfana di una figura di riferimento per tanti cattolici in tutto il mondo.
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