Vida Shahvalad, la 21enne studentessa iraniana morta insieme al 24enne Vincenzo Nocerino, sui media iraniani è stata definita "di facili costumi"

Sarà rimpatriata in Iran la salma di Vida Shahvalad, studentessa 21enne morta a Napoli insieme al 24enne Vincenzo Nocerino nella notte tra il 15 e il 16 marzo dopo aver esalato i gas di scarico nell’auto all’interno di un box nel quartiere Secondigliano. In un post su X, l’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Roma esprime “rammarico per la morte improvvisa di Vida Shahvalad, studentessa iraniana residente in Italia, e di profondo cordoglio alla sua famiglia, ai suoi amici e alla comunità degli studenti residenti in Italia”, e informa che “le necessarie pratiche per il trasferimento della salma della giovane sono seguite con attenzione e celerità da parte dell’ambasciata e delle autorità in Italia. Non appena sarà reso noto il parere definitivo dell’autorità competente (Procura di Napoli), le operazioni relative al trasferimento della salma, già peraltro inizialmente avviate in coordinamento con le agenzie funebri competenti e i famigliari, verranno concluse al fine di permettere nel più breve tempo possibile il rientro delle spoglie in Iran”. 

Il Comune di Napoli si era detto pronto ad accogliere e a dare degna sepoltura alla giovane. La famiglia della ragazza avrebbe infatti lamentato problemi a far rientrare la salma nel loro Paese dopo che un servizio trasmesso dalla tv iraniana ha qualificato la ragazza come “di facili costumi”.

Sul caso è intervenuto il sindaco Gaetano Manfredi: “È un tema doloroso, questa ragazza viveva qui e studiava nella nostra università e per noi era una cittadina napoletana. Noi ci atteniamo alla volontà dei genitori, che vorrebbero che la salma tornasse in Iran e ci auguriamo che l’azione diplomatica del nostro Paese aiuti a rendere possibile il rimpatrio. Abbiamo però già dato la nostra massima disponibilità alla famiglia per ospitare nei nostri luoghi la salma della ragazza e accoglierla nel nostro cimitero, seguendo le regole di tumulazione che la famiglia vuole decidere. Se dovesse essere necessario, farò un provvedimento per autorizzare la sepoltura a Napoli”. I due ragazzi, uniti da una relazione sentimentale, sono stati trovati morti in auto nella notte tra il 15 e il 16 marzo: secondo quanto ricostruito erano stati a una festa nel Casertano e al ritorno si erano fermati nell’auto, accendendo il motore per riscaldarsi. I due si sarebbero quindi addormentati, morendo per le esalazioni di monossido di carbonio per una tragica fatalità.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata