Intesa raggiunta nella cabina di regia a Palazzo Chigi

Fondo perduto in due tempi per le imprese danneggiate dal Covid. E’ questa l’intesa raggiunta nel corso della cabina di regia andata in scena a palazzo Chigi sul decreto Sostegni bis. Al vertice presieduto dal premier Mario Draghi – con al tavolo i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, del Lavoro Andrea Orlando, degli Affari regionali Mariastella Gelmini, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, delle Pari opportunità Elena Bonetti e della Salute Roberto Speranza – si sarebbe arrivati a un accordo che in sostanza prevede un meccanismo ‘a due binari’: nuovi ristori subito, automatici, sulla base del fatturato, e la possibilità di ricevere un saldo a fine anno, ricalcolando le perdite sulla base dei dati dei bilanci o delle dichiarazioni dei redditi, introducendo il meccanismo di ‘perequazione’ rispetto a quanto già ottenuto.

Va definendosi quindi il nuovo filone ‘sostegni’ che trova copertura nei 40 miliardi di scostamento di bilancio già approvati dal Parlamento nelle scorse settimane, e che adesso è atteso in Consiglio dei ministri tra giovedì e venerdì. Sul fronte della riscossione si sta valutando un possibile ulteriore stop dell’invio delle cartelle esattoriali, al momento congelato fino al 31 maggio. L’ipotesi, su cui però ancora non è stata presa una decisione, farebbe slittare il nuovo termine a fine giugno. Inoltre si dovrà decidere come far ripartire la macchina dopo oltre un anno di pausa.

Il dl Sostegni bis: il vertice

Per quanto riguarda l’occupazione, nel corso del vertice il Pd ha riproposto “con grande preoccupazione” il tema della fine del blocco dei licenziamenti che riguarderà a giugno le grandi imprese e a settembre le altre. Per il Pd, focalizzato su come far ripartire il mondo del lavoro dopo la pandemia, il pacchetto occupazione all’interno del Sostegni bis resta “fondamentale”. Nel decreto, spiegano fonti dem di governo, “entrerà sicuramente il tema della rioccupazione con contratti specifici per i lavoratori più colpiti, tra i quali ristoratori, operatori del turismo, agricoltori e maestranze dello spettacolo”. Nel nuovo testo verranno poi rafforzati, viene spiegato, altri strumenti che già esistono: i contratti di espansione, i contratti di solidarietà e verrà potenziata la Naspi (indennità di disoccupazione). Il ministro del Lavoro Andrea Orlando punta all’approvazione di questo pacchetto di misure per iniziare a tutelare i lavoratori che saranno colpiti dalla fine del blocco dei licenziamenti, in attesa che – dopo l’estate – venga approvata la riforma degli ammortizzatori sociali.da Forza Italia la richiesta si basa su più punti: Fondo perduto: dare a tutti in automatico il 200% di quanto ricevuto con il primo dl Sostegni; Altri 200 milioni per fondo wedding/eventi privati; 100 milioni per scuole paritarie; incremento dell’aliquota del credito d’imposta per ricerca e sviluppo nel settore moda; anche associazioni sportive devono essere beneficiarie dei ristori; Creare fondo ad hoc per parchi tematici.

C’è poi la questione della cessione del credito di imposta di Transizione 4.0, bocciata dalla Ragioneria di Stato. “Il decreto Sostegni 2 è ancora in costruzione – sottolinea Patuanelli al termine della riunione di maggioranza a Palazzo Chigi -. Come Movimento è importante avere rassicurazioni sulla cedibilità del credito d’imposta sul 4.0, è uno strumento fondamentale per le imprese e chiesto da tutte le categorie produttive”.

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