Roma, 5 giu. (LaPresse) – E’ giallo su una vicenda venuta alla luce nella Capitale ma, secondo quanto raccontato dalla vittima, sarebbe cominciata a Calcata in provincia di Viterbo. E’ stata una telefonata alla polizia da parte di una ragazza, che segnalava il padre che, a bordo di un autobus, manifestava comportamenti violenti nei suoi confronti. Gli agenti, hanno fermato l’uomo alla fermata dei bus a Saxa Rubra. La 16enne ha raccontato ai poliziotti che il padre la minacciava con una lima per le unghie con la lama affilata che teneva nascosta nella cover del cellulare. La conferma del racconto della 16 enne è arrivata quando il 40enne è stato perquisito e la polizia ha trovato a limetta. Subito dopo la studentessa, ha denunciato agli agenti che tutto era cominciato lo scorso 24 maggio quando il padre l’avrebbe sorpresa a letto con lo zio di 35 anni. Secondo il racconto della giovane il padre, preso dall’ira, avrebbe scaraventato l’uomo dal balcone da un altezza di circa tre metri. Dalle indagini è emerso che il 35enne, precipitato dal balcone era ricoverato al Sant’ Andrea con una prognosi di 39 giorni. Il padre della sedicenne è stato fermato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio e portato nel carcere di Regina Coeli. Indagano le procure di Roma e Viterbo.

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