Roma, 29 mag. (LaPresse) – “La logica di fondo del disegno di legge sulla separazione delle carriere e l’istituzione dell’Alta corte si rintraccia in una volontà punitiva nei confronti della magistratura ordinaria, responsabile per l’esercizio indipendente delle sue funzioni di controllo di legalità. Gli aspetti allarmanti delle bozze del disegno di legge sono molteplici, leggiamo una riforma ambigua che crea un quadro disarmante”. Così l’Anm in una nota della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati che, dopo il via libera del Cdm alla riforma costituzionale della giustizia, ha convocato il parlamentino per stabilire le forme di “mobilitazione”.

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