Roma, 8 mag. (LaPresse) – A proposito delle osservazioni sugli effetti dell’Assegno di inclusione sull’incidenza della povertà contenute nell’Analisi della Commissione Europea sulla convergenza sociale dedicata all’Italia, fonti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali fanno osservare che l’Analisi si basa su uno studio di natura statica e parziale, nel senso che non tiene conto delle dinamiche di attivazione generate dalle nuove misure e dalla crescita dell’occupazione in Italia. Nello stesso documento, del resto, si citano misure di accompagnamento positive e si osserva che la natura statica e non comportamentale del modello non consente di stimare gli effetti della riforma incorporando eventuali variazioni nella partecipazione al lavoro. In pratica, non è su questa base che si possono compiutamente valutare gli effetti delle politiche attive introdotte dal governo, perché il Reddito di cittadinanza è stato sostituito non soltanto dall’Assegno di inclusione, ma anche dal Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) che ha una funzione essenziale di accompagnamento al lavoro. Una valutazione complessiva porterebbe probabilmente a un’analisi più positiva.

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