Roma, 22 apr. (LaPresse) – Se il governo non sarà in grado di gestire l’accordo con Amazon, annunciato recentemente dal ministro per le imprese ed il Made in Italy Adolfo Urso, per la promozione dei prodotti delle Pmi italiane, i negozi potrebbero arrivare a perdere circa 1 miliardo di euro di vendite, con la conseguente sparizione di 15mila piccole imprese e 18mila posti di lavoro tra il 2024 ed il 2025. Lo stima Confesercenti, nel corso dell’audizione sul Def a Montecitorio, sottolineando che “Made in Italy ed eCommerce costituiscono un binomio certamente da sviluppare” ma “dobbiamo avere tutti la consapevolezza dei rischi associati alla dipendenza dalle grandi piattaforme multinazionali, che molto spesso non hanno radici in Europa e che tendono a sottrarre ricchezza al territorio e a trasferirla altrove”. Oltre alla questione della tassazione “preoccupa l’asimmetria evidente nel rapporto con le Pmi: sette volte su dieci, le piattaforme impongono ai piccoli venditori terzi condizioni unilaterali”, spiegano la confederazione. Un problema, questo, “che peserà sempre di più, visto la posizione dominante che stanno assumendo: le prime 20 piattaforme operanti in Italia assorbono il 71% dell’eCommerce italiano. È necessario intervenire per assicurare condizioni equilibrate per le imprese dei territori. Continuiamo ad auspicare anche lo sviluppo di una piattaforma eCommerce italiana dedicata al Made in Italy, magari con il coinvolgimento dell’Ice e di Cassa Depositi e Prestiti, a sostegno di tutte le Pmi”, concludono i rappresentanti di Confesercenti.
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