Milano, 22 apr. (LaPresse) – “Se i fatti verranno accertati, è certamente un’altra pagina triste di questo istituto minorile che già da anni versa in condizioni difficili”. Così a LaPresse don Claudio Burgio, cappellano del carcere Beccaria di Milano, sugli arresti degli agenti per tortura nel carcere minorile. “Il Beccaria è un posto difficile, i ragazzi sono spesso aggressivi e violenti, quindi è chiaro che in tante situazioni può esserci anche molta tensione, ci sono dei conflitti. Questo però non giustificherebbe veri e propri reati, se davvero saranno accertati. La violenza non si combatte con la violenza”, dice don Burgio.

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