Roma, 17 apr. (LaPresse) – Le agenzie di viaggio sono pirati, l’Antitrust il loro capitano. È l’accusa lanciata dal ceo di Ryanair, Michael O’Leary, nei confronti dell’Autorità che pochi giorni fa ha ufficializzato l’avvio del procedimento cautelare nei confronti della low cost per le “restrizioni” alla vendita di voli da parte delle agenzie. Oggi dunque l’ad del vettore irlandese torna all’attacco: convoca i giornalisti in conferenza stampa e li accoglie circondato da sagome cartonate vestite da corsari. Al posto del viso, loghi e nomi noti: Booking, opodo, e-Dreams. E Jack Sparrow? Chiedono scherzando i cronisti, riferendosi al celebre protagonista della saga ‘Pirati dei Caraibi’ interpretato da Johnny Depp. “Eccolo”, risponde O’Leary, indicando un quarto cartonato, sempre vestito da pirata, con il tricolore italiano e la sigla dell’Agcm. In alto, troneggia la bandiera di Jolly-Roger con la scritta ‘Stop Ota Pirates, Protect Customers’. Un siparietto organizzato dalla compagnia per ribadire la propria posizione circa le accuse avanzate dalle agenzie di viaggio e la conseguente indagine aperta dall’Antitrust che, secondo l’Ad, “si è fatta ingannare dalle affermazioni false delle Ota pirata. Queste affermazioni – evidenzia ancora una volta il manager- sono state respinte dalla sentenza della Corte d’Appello di Milano di gennaio 2024 che ha ritenuto la politica di vendita di Ryanair a favore dei consumatori”.

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