Roma, 29 feb. (LaPresse) – Sul caso Salis “non c’è alcuna interferenza da parte italiana, lo abbiamo sempre detto e dimostrato, ci siamo preoccupati di ciò di cui ci dobbiamo preoccupare, ovvero della tutela dei diritti di un detenuto”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un convegno alla Camera. “Lo facciamo per la signora Salis come lo facciamo per tutti i detenuti italiani nel mondo – aggiunge -. Vanno rispettate all’interno dell’Unione europea le regole per quanto riguarda la detenzione. Siamo garantisti e in costante contatto con la famiglia. Ieri ho consegnato un documento scritto al ministro degli Esteri ungherese per dirgli quello che noi possiamo fare e che qualora venissero concessi gli arresti domiciliari alla signora Salis deve essere garantita comunque la sicurezza della detenuta agli arresti domiciliari e dei suoi familiari”.

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