Milano, 13 feb. (LaPresse) – La Procura generale di Milano ha chiesto alla Corte d’appello di Milano di respingere la richiesta di consegna all’Ungheria per Gabriele Marchesi, il 23enne accusato con Ilaria Salis di lesioni aggravate su due neonazisti che sarebbero avvenute l’11 febbraio 2023 a Budapest. Davanti al collegio Fagnoni-Caramellino-Ravera della quinta sezione penale della Corte d’appello di Milano, il sostituto procuratore generale ha sostenuto che le risposte giunte dalle autorità magiare per garantire che “non vengano violati i diritti fondamentali della persona” siano insufficienti rispetto ai temi “della salute e dei trattamenti igienici” in cella, oltre a non essere in grado di “prevedere in quale carcere sarà detenuto Marchesi”. Risposte in contrasto con la giurisprudenza sui mandati d’arresto europei secondo le quali uno Stato, per consegnare un indagato ad un altro, necessita di “specifiche informazioni individualizzate sulle caratteristiche del regime detentivo”. Stanno parlando in questi minuti i legali di Marchesi, Eugenio Losco e Mauro Straini. La corte si è ritirata.

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