Dubai (Emirati Arabi Uniti), 13 dic. (LaPresse/AP) – Una nuova bozza di accordo presentata poco dopo l’alba di stamattina alla Cop28 di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, non contiene più la dicitura “phase-out”, che indicava l’eliminazione graduale dei combustibili fossili e che più di 100 Paesi avevano invocato”, ma chiede di “transitare fuori dai combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico”. La transizione dovrebbe avvenire in modo da portare il mondo a zero emissioni nette di gas serra nel 2050 e seguire i dettami della scienza climatica. Per raggiungere la soglia concordata, si prevede che il mondo raggiunga il picco massimo di emissioni di carbonio entro il 2025, ma si lascia un margine di manovra a singoli Paesi come la Cina per raggiungere il picco più tardi. Le intense sessioni con tutti i tipi di delegati si sono protratte fino alle ore piccole di mercoledì mattina, dopo che il documento iniziale della presidenza della conferenza aveva fatto arrabbiare molti Paesi perché evitava inviti decisivi ad agire per contenere il riscaldamento globale; poi, appena dopo l’alba, la presidenza guidata dagli Emirati Arabi Uniti ha presentato ai delegati un nuovo documento centrale, chiamato ‘global stocktake’. Si tratta della terza versione di testo presentata in circa due settimane; nelle 21 pagine la parola ‘petrolio’ non compare, mentre l’espressione “combustibili fossili” compare due volte.

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