Roma, 2 dic. (LaPresse) – Medici Senza Frontiere ha riferito che “tutti gli elementi” raccolti finora indicano “l’esercito israeliano” come “responsabile” dell’attacco al convoglio della ong a Gaza City, avvenuto il 18 novembre. Msf ha quindi chiesto una “spiegazione formale alle autorità israeliane, oltre a un’indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità”. Il 18 novembre 2023 un convoglio di evacuazione di Medici Senza Frontiere è stato attaccato a Gaza City e due persone sono state uccise. Entrambe le vittime erano familiari di membri dello staff di Msf, uno di loro era anche un volontario che supportava l’azione medica all’ospedale di Al Shifa. Secondo l’ong l’attacco è “apparso subito come deliberato, contro mezzi di Msf, con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile”. “A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale presente quel giorno nel convoglio, Msf ritiene che tutti gli elementi indichino l’esercito israeliano come responsabile di questo attacco”, ha riferito l’organizzazione in una nota.

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