Milano, 30 nov. (LaPresse) – La Corte Suprema russa ha riconosciuto il movimento Lgbt come un’organizzazione estremista e lo ha messo al bando, vietandone le attività. Lo riporta Ria Novosti. Il giudice ha aggiunto che la sentenza della Corte dovrebbe essere “eseguita immediatamente”. La sessione si è svolta a porte chiuse ed è durata più di quattro ore. Il materiale del caso presentato alla Corte era raccolto in più di 20 fascicoli. Alla sessione non era presente nessun rappresentante del movimento Lgbt. La causa era stata presentata dal ministero della Giustizia russo che aveva accusato il movimento di “segni e manifestazioni di orientamento estremista, tra cui l’incitamento alla discordia sociale e religiosa”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata