Milano, 29 nov. (LaPresse) – “Quando abbiamo di fronte drammi come conflitti e guerre abbiamo situazioni che non consentono di lavorare al meglio alle agenzie multilaterali”. Così il vicedirettore della Fao Maurizio Martina, rispondendo alle domande dei giornalisti sul rischio fame collegato alla guerra in Medioriente, a margine della presentazione dell’Indice globale della fame (GHI), la cui edizione italiana è curata da Cesvi. Il riferimento è alle difficoltà di alcuni aiuti umanitari a entrare a Gaza. “I conflitti rimangono la principale causa della fame nel mondo”, precisa ancora Martina, “di questo l’opinione pubblica si era un po’ dimenticata e adesso abbiamo di nuovo di fronte il dramma della guerra legato al dramma della fame, questo mi pare evidente”.

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