Roma, 27 set. (LaPresse) – “Già quest’anno registriamo una oscillazione del 20-30% di espulsioni in più rispetto all’anno precedente. C’è quindi un impegno e una organizzazione in più”. È difficile definire un numero di espulsioni perchè “ha una variabilità a seconda della disponibilità di accesso e di condizioni di regolarità sul territorio. Riteniamo importante la realizzazione di un programma di estensione della rete dei Cpr. Ho già reso pubblici dei numeri: il 52% delle persone che passano dai Cpr si riesce a rimpatriarle, fuori il 2%. Il 70% di cui si riesce a eseguire l’espulsione passa dai Cpr. Questi numeri sono eloquentissimi, c’è bisogno di strutture di trattenimento, dove non c’è la prospettiva di negare i diritti umani”. Lo ha detto Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, nella conferenza stampa al termine del Cdm, nel quale è stato approvato un nuovo decreto immigrazione. “Nei Cpr ci finiscono persone che o dopo un percorso di accertamento dell’irregolarità presentano anche delle condizioni di pericolosità convalidate dall’autorità giudiziaria. Nell’estensione della rete dei Cpr intendiamo riporre l’aspetttiva che ci sia una percentuale crescente di incremento delle espulsioni”, ha continuato il ministro sottolineando come “se porteremo a compimento quello che ci siamo promessi di fare i numeri saranno migliori e crescenti”.

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